itinerarioOgnuno possiede il proprio metodo di organizzare i propri tour in moto. Una mia regola è dedicare almeno un giorno al cazzeggio, ovvero non organizzare nulla, non avere strade definite, guardare la cartina, osservare dove ci sono le serpentine e dove luoghi da visitare.

Ecco il mio giorno da cazzeggio, come il giorno prima, parlando questa volta con il proprietario Francesco, cambio il percorso di oggi. Ritorno a Castelluccio poi di seguito, Forca di Gualdo per proseguire verso Ponte la Trave e Muccia, raggiungere Colfiorito e qui scoprire una perla. L'Abbazia di Sassovivo.
Parto malincuore da Castelluccio, scoprendo che visitarla in settimana è più facile e meno caotico, supero la Forca e sono catapultato in un umbria diversa, gole, un colore verde intenso a circondarmi, ma da dietro una curva compare un borgo, una rocca o all'altezza di una tornante una piccolissima chiesa.
Arrivo a Muccia e seguo le indicazioni per Colfiorito e di seguito per Colle S.Lorenzo, senza dimenticare una sosta alla Grotta di Pale.
Le indicazioni per l'abbazia non sono chiarissime, soprattutto alla fine, pochi metri prima l'innesto sulla statale che porta a Foligno trovo le indicazioni, sulla sinistra, scopro che la prima chiesa incrociata non è l'abbazia ma un santuario, la strada inizia a salire in mezzo a un uliveto, alla fine l'abbazia si presenta nel suo splendore.
Dopo il terremoto del 1997 l'abbazia è ancora in fase di ristrutturazione ma è possibile vedere la chiesa, piccola e spoglia, la cripta ma soprattutto il chiostro, una meraviglia architettonica, che mi lascia a bocca aperta.
Riparto direzione Foligno e poi Spello.
Entrambi borghi meritano una visita, personalmente preferisco Spello, da quest'ultima seguo le indicazioni per Monte Subasio e Collepino.
Qui tra gli ulivi, i panorami, non si corre si passeggia, si respira, raggiungo Collepino. Un borgo da favola, provate a chiudere gli occhi e pensare ai classici borghi umbri. Ecco Collepino racchiude tutti i vostri pensieri.
La strada per collepino, poi si divide in due, la prima punta verso la cima del Monte Subasio, dopo alcuni km diventa sterrata, e con la mia moto diventa proibitiva, torno indietro prendo per Armezzano.
Ora, un consiglio, non fate questa strada, un incubo, chiamarla strada è un offesa, buche, dossi, pezzi asfaltati e alcuni no, in alcuni tratti pare abbiano gettato il catrame a caso un po' qui un po' là. Se non fosse per la strada il panorama è da favola.
La strada porta ad assisi, qui mi fermo per una lunga sosta.
Riparto direzione Gualdo Cattaneo, una piccola sosta, purtroppo, a Bevagna e si riparte prendendo la statale, direzione spoleto, poi seguo le indicazioni per S. Anatolia di Narco, il mio obiettivo è tornare a Monteleone Spoleto e poi da qui salire verso Cascia. La strada che collega Cascia a Serravalle, invita a pieghe e velocità criminali, ma sarà la stanchezza, gli occhi e l'anima ricolmi di bellezze, che mi pare di galleggiare un destra – sinistra leggero e da godere con molta calma.

 

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