certosaL'itinerario parte dalla Certosa di Pavia. Dopo aver visitato la certosa, che crediamo si descriva da sola, la sua bellezza toglie il fiato.

Si risale in sella e al semaforo si svolta a sinistra ci immettiamo sulla statale 35 dei giovi direzione pavia, superata la città si seguono le indicazioni per voghera e poi quelle per Varzi. Il paesaggio inizia a cambiare, dalla classica pianura padana fatta di campi iniziano ad intravedersi le prime colline, siamo in vicinanza della provincia piacentina e dei suoi colli, giunti a ponte nizza si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per zavattarello, castello di oramala o eremo di sant'Alberto.

State entrando in val di Nizza, da qui la strada sarà un continuo sali e scendi tra curve e paesini isolati e colline, è molto difficile non farsi prendere la voglia, ma tranquilli ad aiutarvi a più miti consigli ci sarà un asfalto disastroso !! bruttissimo !!  Evitate le indicazioni per il Castello di oramala e quelle per l'eremo, si prosegue. Per raggiungere Zavattarello avete due opportunità una volta giunti a casa (il paese si chiama così), prendere per Poggio ferrato scendere a varzi per poi risalire verso Zavattarello passando per pietragravina e crociglia.

Oppure proseguire per s.albano di bobbio all'altezza di valverde tagliare per congiungervi a crociglia, questo è il percorso che vi consiglio per il paesaggio e le curve che affronterete. Da crociglia giungere a Zavattarello è un attimo. Secondo alcuni Zavattarello è il paese più storico della provincia di Pavia per antichi fatti d'arme, e non solo per il castello del celebre capitano di ventura Jacopo Dal Verme. La piazza con gli edifici in pietra, le antiche case di "su di dentro", com'è chiamato il nucleo medievale che conserva la struttura urbanistica originaria.  Il borgo, è attraversato da una via stretta e sinuosa e da numerosi passaggi costruiti a raggera verso la Rocca sovrastante. Tutta in pietra, con uno spessore murario di oltre 4 metri, la rocca titanica con il ricetto fortificato, le scuderie, gli spalti, la chiesa e le sue 40 stanze costituisce un complesso architettonico tra i più interessanti della zona. Dai suoi terrazzi e dalla torre si gode un panorama mozzafiato sul territorio circostante. Consiglio la visita anche della parrocchiale di San Paolo, nonche il cimitero ottagonale fatto costruire all'inizio dell'Ottocento da Carlo Alberto di Savoia.

Ora avete due opportunità a vostra discrezione, dedicare il giro all'arte e alla cultura o al godimento di meravigliose curve e scorci che, come spesso ripeto, vi catapulteranno in toscana o umbria restando a pochi km da milano, senza offendere nessuno, siamo in val Tidone. Qui l'Appennino ligure digrada verso il Po. Siamo in una valle suggestiva nei paesaggi agrari modellati dall'uomo, nei castelli, nelle antiche pievi ed abbazie.

Se la prima opportunità è la vostra scelta dovete tornare indietro e visitare nell'ordine :

Il castello di Oramala sorge su un'altura, circondato dai boschi di rovere e castagno, dominando il piccolo borgo di Oramala e la Valle Staffora, in realtà il Castello corrisponde solo a una parte di esso, la rocca, mentre Il resto del complesso è andato perduto. L’Eremo Sant’Alberto, sorge a 687 metri di altezza, isolato in una selva di monti, tra verdi pascoli, castagni, querce e abeti. Nella sua lunga storia ha ospitato illustri personaggi tra i quali, pare, Federico Barbarossa e Dante Alighieri. Dopo una storia travagliata tra abbandono, distruzione e requisizione, nel 1900 Don Orione ne prese cura (anno in cui fu riesumato il corpo di Sant'Alberto) e nel 1921 ripopolò l’Eremo collocandovi gli eremiti da lui stesso fondati un anno prima il suo arrivo. Gli eremiti sono ancora presenti conducendo una vita di francescana semplicità e preghiera.

Infine Varzi.

Se la seconda opportunità è la vostra scelta, allora proseguite per i paesi di tovazza e romagnese così facendo vi congiungerete alla strada per il passo penice e raggiungetelo. Personalmente ho fatto la seconda scelta e le foto lo raccontano, prossimamente spero di fare la prima.

Consigli :

  • Il periodo peggiore per visitare questi luoghi è l'estate, in quei giorni bollenti, questa è una zona molto calda e afosa.
  • I controlli delle forze dell'ordine sono molte frequenti, le curve attirano molti smanettoni soprattutto nei fine settimana, quindi. PRUDENZA
  • L'itinerario proposto può essere effettuato in un giorno con le giuste pause e visite, potete allungarlo con le varie opportunità che la zona offre, soprattutto a livello architettonico. Dipende sempre da dove arrivate.
  • Informarsi prima su orari e aperture dei luoghi. 

 

Itinerario : Google Maps