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edelweisspitzeHo sempre pensato che viaggiare sia, prima di tutto, uno stato mentale, ciò vuol dire che non importa dove tu vada o con chi vada basta ascoltare quella voce che ti spinge in un giorno di pioggia a salire in sella alla tua moto, il miglior mezzo per viaggiare, dirigersi proprio lì dove le nuvole sono più grigie e il freddo diventa sempre più intenso.

Eccomi così ad ascoltare il freddo, osservare il cielo per rapire quei pochi momenti di apertura e guardare le montagne che mi aspettano. Quattro giorni in trentino e Austria per vedere quel grossglocklner da sempre sognato. Via internet ho prenotato un hotel in valle aurina (due giorni) e via telefono il giorno prima un hotel a Vigo di Fassa.

1° Giorno

Partenza con la pioggia come compagna di viaggio, spinto dalla voglia e dalle persone che ti amano sul serio e sanno quando spingerti ad ascoltare quello stato mentale. Direzione Val di Fassa passando per, in ordine, Passo del Tonale, Val di sole, Passo Mendola, qui il mio compagno mi lascia, solo per qualche ora, la discesa dal passo in direzione Bolzano (tra le tante attrazioni della città vi consiglio una visita al ThunMuseum), viene segnata dal cielo azzurro, Passo di Costalunga, sosta per uno spuntino e per fare due chiacchiere con il gestore del chiosco dopo il cartello del passo (Mototreff), simpatia e cortesia, tra motociclisti ci si intende sempre, in giro c'è poca gente, sarà per il tempo ma i pochi rider incontrati sono olandesi e tedeschi. Partenza per la il Sella Round, Passo Pordoi, Passo Campolongo, Passo Gardena e Passo Sella, fermata a Pozza di Fassa, per far visita a vecchi, ma sempre vivi amici, per poi finire la serata in Hotel, al Millenium di Vigo di Fassa ottimo rapporto qualità/Prezzo, 50€ per una doppia a uso singola in mezza pensione in alta stagione.


2° Giorno

La notte il mio compagno forse per recuperare le ore lasciatemi solo recupera scaricando sulla valle acqua e grandine a volontà, questo mi permette di godere di una mattina fredda ma spettacolare!!! nemmeno una nuvola, cielo terso, pulito spettacolo!!.

Oggi si scalerà in ordine sparso, Passo Rolle, Passo San Pellegrino, Passo Valles, Passo Cereda, Passo Fedaia (sosta consigliata al Museo della Grande Guerra), di nuovo Passo Pordoi con spuntino, almeno oggi lo posso godere con il cielo azzurro, ma per poco perchè il mio compagno si è svegliato e riecco le nuvole grigie, cupe e vogliose di scaricare un po' di acqua. Passo Falzarego, Passo Valparola (sosta consigliata al Museo della Grande Guerra, non è un errore di scrittura ce né un altro, questa è roccia intrisa di triste storia che non si finisce mai di conoscere e che molti dovrebbero studiare, oggi più che mai). Passo Giau, Cortina d'Ampezzo, Passo tre croci, Lago di Misurina.

Bè ora vorrei andare alle tre cime di Lavaredo, ma il mio compagno mi consiglia di lasciar perdere come il lago di dobbiaco e dirigersi al più presto alla ricerca dell'hotel in Valle Aurina, come fa a dirmelo ? con l'unica lingua che conosce, un'acquazzone improvviso ma violentissimo che non mi lascia neanche il tempo di trovare un riparo così arrivo all'hotel inzuppato.

Hotel Taufers, consigliatissimo! per la cordialità, la pulizia delle camere, ma soprattutto per una cucina meravigliosa i secondi di carne sono incredibili, meravigliosi e Vi sfido a non chiedere un bis! Soprattutto se accompagnati da una buona birra.

La serata si trascorre sul terrazzino ad ascoltare l'acqua cadere dal cielo.


3° Giorno

Grossglocklner.

Partenza con cielo coperto ma senza pioggia, direzione Dobbiaco, per poi entrare in Austria e puntare a Lienz, da qui è impossibile sbagliare le indicazione sono chiare e precise. Più mi avvicino più si incontrano motociclisti, un pensiero ad un Vespa Club di Belluno, (mi pare di aver letto sui loro giubbini), e poi ecco il pedaggio, 19€ per il biglietto, l'adesivo e un opuscolo. Si parte per uno dei paradisi dei motociclisti.

Curve, curve, paesaggi da cartolina, tornanti e ancora curve, scelgo di salire subito al punto panoramico per godermi le curve dopo.

Il punto panoramico, forse un po' troppo “turistico” ma incredibile, le montagne che ti circondano, la torre Swaroski, le marmotte, il ghiacciaio o forse sarebbe meglio dire il fu ghiacciaio. Sarà l'emozione ma tutto mi sembra splendido, (consigliata visita alla galleria che parte accanto al centro visitatori, “Visitor's Center”, per conoscere una storia particolare). Spuntino e ripartenza, per curve e ancora curve fino in cima al biker's Point Edelweisspitze.

Malincuore si scende per conoscere nuove curve (curioso il cartello che in varie lingue suggerisce un controllo ai freni), fino al casello di uscita, ora si punta a Zem all See per poi svoltare e seguire le indicazioni per Mettersill e poi la FelberbaunerStrasse per prendere il Felbertauerntunnel che mi riporterà a Lienz, all'uscita del tunnel nuovo pedaggio 9€, seguo le indicazioni per lienz,di seguito per l'italia per ritrovarmi al punto di partenza.


Ultimo Giorno

Ieri non ho incontrato il mio compagno, forse per compassione mi ha lasciato libero di godere un piccolo desiderio. Ma oggi ha deciso di rifarsi sembra quasi furioso, la pioggia è molto intensa tanto che passo più di mezz'ora sotto l'ala protettrice di un benzinaio. Oggi mi sarei diretto in Val Venosta per poi raggiungere il Passo Resia, Passo dello Stelvio, Passo Gavia e ritorno a casa. Ma devo rinunciare la pioggia si trasforma in un forte temporale, così decido a malincuore di rinunciare prendere l'autostrada e tornare indietro, tanto il mio compagno di viaggio non mi lascerà fino al Garda.

I ricordi, i pensieri, le immagini, i sentimenti, non mi hanno mai lasciato e mai mi lasceranno.