BEOR4237Because every picture tells a story.
L'immagine di un ragazzo che tramuta un sogno, una passione in realtà va raccontanta. 

Vi presento Francesco Faraldo.

Ciao Francesco,
Partiamo dal tuo post su Facebook.

“because every picture tells a story” racconta la tua storia..

because every picture tells a story

 

Chi sei ?

Come dico sempre: sono un semplicissimo ragazzo molto giovane che insegue il suo sogno. Vivo per questa passione delle moto e soprattutto per le corse (sento spesso parlare di passione, ma mi rendo conto che molti non hanno ancora capito il vero significato di questa parola). Non sono un meccanico o un ingegnere, non ho addirittura studiato meccanica a scuola, mi sono diplomato in chimica. Quindi si può dire che sono un autodidatta.

Da dove arrivi ?

Sono cresciuto in un piccolo paese nel comune di Montepulciano. Mi sono trasferito a Londra per qualche anno per lavorare e imparare la lingua inglese (senza fare corsi o scuole). Ho vissuto anche un anno a Port Erin, all’Isola di Man. Adesso sono nuovamente in fase di trasloco, questa volta però la meta è l’Irlanda, in questo modo riuscirò a gestire meglio la stagione 2019.

Come sei finito nel mondo delle road races ?

Dal 2011 al 2013 ho partecipato ad alcune gare del Campionato Italiano Velocità in Salita. Lì ho conosciuto una persona stupenda, piena di vera passione, che mi ha fatto scoprire questo mondo grazie ai suoi racconti vissuti in prima persona sul suolo irlandese, Dario Cecconi. Ce ne fossero di persone come lui. In quell’occasione nacque l’interesse per queste gare stradali, l’amore vero poi è sbocciato quando ho visto con i miei occhi il primo TT.


Come è nato Faraldo Racing ?

Una volta terminata la prima fase della moto e visto l’interesse di molti inglesi e irlandesi ai miei prodotti, ho deciso di creare una pagina con un nome più specifico per il mondo delle corse in modo da essere identificato più facilmente. Nel 2017 nasce quindi Faraldo Racing.


E come sei finito al TT ?

Nel 2017 durante le due settimane del TT, ho girato il paddock varie volte, consegnando volantini e parlando con molti Team e piloti per pubblicizzare i miei prodotti. Dopo qualche mese sono stato contattato dal padre del pilota Rikki McGovern chiedendomi vari pezzi per la sua Lightweight. Gli ho proposto di correre con la mia moto, usando però il suo motore. Ha accettato e così è nata questa collaborazione.

Quest'anno Faraldo Racing corre con una FTR moto 3 e con un pilota come Derek McGee, un grosso impegno.

IMG 6638 2 Derek McGee

 

Come è maturata questa scelta ?

Dai valori sul mercato di entrambe le moto (Lightweight e Moto3) che ho spiegato nell’ultima intervista di Marta Covioli su Road Racing Core e molto anche dalla voglia di imparare e crescere sempre di più. L’obiettivo della scorsa stagione era quello di entrare a far parte di questo mondo e creare un minimo di interesse nei miei confronti da parte di altri piloti e Team. Sicuramente non mi aspettavo tutto l’interesse che ho realmente ricevuto. Non sono assolutamente nella posizione per poter scegliere un pilota invece che un altro, però posso scegliere su quale moto investire, ed è questa la scelta decisiva che smuove l’interesse di un pilota. Dopo qualche messaggio scambiato con il meccanico di Derek, mi sono presentato a casa sua e abbiamo parlato della possibilità di farlo correre con la mia Moto3, così è nata la nostra collaborazione.

Ho scoperto il tuo progetto grazie a Marta Covioli e RRC, subito mi ha colpito l'idea di un ragazzo che si compra una ER6 la modifica e la porta a correre al TT !! Alla faccia dei giovani italiani svogliati e fannulloni !


Come era nata l'idea ?

L’idea era nata durante la mia permanenza all’Isola di Man. Ho visto per la prima volta dal vivo queste Lightweight e mi sono innamorato del loro sound. In Italia c’era una Kawasaki ER6N con motore già preparato a buon prezzo e quindi ho deciso di lasciare l’Isola di Man per cimentarmi in questo progetto.

 

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Hai fatto tutto da solo ?

Si. Quando ho iniziato ero molto inesperto, ma poi con tanto impegno e costanza sono riuscito ad imparare molte cose, come ad esempio: costruire carenature in vetroresina e carbonio, telaietti e serbatoi in alluminio, impianti elettrici, disegnare progetti con Autocad, lavorare al tornio e molto altro. Questo è il vantaggio di quando si fa tutto da soli.


Che fine ha fatto quella moto ?

A malincuore ho dovuto venderla per recuperare un po’ di soldi per la Moto3. Sono sicuro che l’attuale campione del Belgian Twin Trophy porterà avanti i miei lavori e proverà a vincere nuovamente il campionato in sella alla mia vecchia moto.


Se non sbaglio il tuo kit è in vendita ?

Si, molti piloti/team inglesi e irlandesi usano i miei kit. La soddisfazione più grande è che i feedback sono sempre positivi, soprattutto per la qualità dei miei prodotti.


Ci sarà in futuro un nuovo progetto simile ?

È stata molto dura portare avanti un progetto del genere da solo e ne sono fiero. Fino a pochi anni fa non pensavo che si potessero fare così tante cose senza soldi e senza conoscenze. Come ho scritto anche in un post su Instagram e Facebook: “Opportunities don’t happen, you create them”. È proprio vero. Tornando alla domanda, si, molto probabile. Sono giovane e ho ancora molte esperienze da fare.

 

In Italia le due ruote sono una religione, ma le road races sembrano un tabù nemmeno da pronunciare.


Sei mai stato avvicinato da aziende o hai mai avuto un appoggio ?

Ero a conoscenza di questi tabù, ma ho provato comunque in qualsiasi modo a chiedere un supporto.
Ho proposto una carena nomi e come si può vedere dalle foto, sulla carena della moto non era presente neanche un nome. Inoltre ho aperto un crowdfunding online, anch’esso senza alcun successo.
Per quanto riguarda le aziende non è andata meglio. Alcune aziende hanno provato a fare offerte tipo compri 3 e paghi 2, in realtà quei 2 pezzi li facevano pagare quasi come 3, quindi non ho mai accettato. Piuttosto se avevo bisogno di un unico ricambio me lo compravo a prezzo pieno in altri negozi. Inoltre molte promesse mai mantenute, ad oggi sto ancora aspettando del materiale da alcune aziende!
Le uniche due aziende che mi hanno fornito il materiale che mi è stato promesso sono: Micozzi Ingranaggi e Sitta. Ci tengo a ringraziare entrambi e a congratularmi per la qualità dei loro prodotti.

Tornando al tuo progetto e alla stagione 2019. 

Cos'è “Supporters Club” ?

Il Supporters Club è un’idea nata per offrire dei vantaggi a tutte quelle persone che credono ed investono nel mio progetto.
I vantaggi per i membri del club sono:
-Accesso esclusivo al gruppo Facebook “Faraldo Racing Supporters Club” dove verranno pubblicate tutte le notizie, i risultati delle prove e gare, le foto e i video in esclusiva di tutta la stagione;
-Adesivi e T-shirt Faraldo Racing 2019;
-Carena nomi: il nome di ogni membro del club viene esposto sulla carena della moto per l’intera stagione;
-Premio a sorpresa che verrà sorteggiato alla fine della stagione.
Altri vantaggi sono in fase di elaborazione.


In quali gare sarai presente ?

Quasi tutte le Nazionali irlandesi, forse le salteremo due (daremo la conferma più avanti sui vari social). Correremo inoltre a due gare Internazionali: Southern 100 e Ulster Grand Prix.

Qui di seguito il calendario completo:

Cookstown 100: 26-27 Aprile

Tandragee 100: 3-4 Maggio

Kells Road Races: 14-15 Giugno

Enniskillen Road Races: 28-29 Giugno

Skerries 100: 6-7 Luglio

Southern 100: 8-11 Luglio

Walderstown: 13-14 Luglio

Faugheen 50: 20-21 Luglio

Armoy Road Races: 26-27 Luglio

Ulster Grand Prix: 5-10 Agosto

East Coast Festival (Killalane): 7-8 Settembre

 

Grazie Francesco per la disponobilità e per rappresentare un bellissimo esempio.

Per sostenere Francesco ecco come fare. 

 

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Facebook. https://it-it.facebook.com/FaraldoRacing/ 

Instagram. https://www.instagram.com/faraldoracing/ 

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