RedivalDescrizione Generale.

Escursione alla scoperta della città morta, dei laghetti di strino e raggiungere il Redival, tra storia e panorami unici da togliere il fiato.

Caratteristiche Principali.

 Partenza  Passo del Tonale.
 Quota di arrivo  Redival 2973 mt.
 Difficoltà  E, EE
 Segnavia  161,137, 160 (sentiero Bozerlait)
 Presenza di Acqua sul percorso  Sì
 Attrezzatura  Da Escursionismo
 Data Escursione  Agosto 2021
 Tempi medi di percorrenza  6 / 7 ore (tutto il giro ad anello)
 Dislivello  1330 mt. circa
 Note  Il sentiero che scende dal redival e si ricolegga al sentiero dell'andata non è molto segnalato, il tratto che dal passo porta al redival presenta pezzi esposti .

 

Avvicinamento.

Il punto di partenza è il Passo del Tonale in via Circonvallazione, al parcheggio della seggiovia San Bartolomeo-Valbiolo. Per chi vuole accorciare di pochi minuti può salire in auto fino all'ospizio/chiesa di San Bartolomeo, dove può essere difficile trovare parcheggio se arrivate tardi.

Maps

Percorso.

Lasciato l'auto al parcheggio della seggiovia prendo la strada che porta all'ospizio/chiesa e da qui, proprio sul tornante, taglio per raggiungere velocemente il bacino di Valbiolo, seguendo le indicazioni per la città Morta, segnavia 161, lo costeggio per poi svolta a destra e salire in modo deciso. Il panorama sul Presena toglie il fiato. Il sentiero alterna strappi a lunghi tratti in falsopiano fino a raggiungere una sella dove, sotto di me è situata la città morta, mentre a sinistra inizia la salita al monte Tonale Orientale (2696 mt.), nonostante il monte Redival è un puntino lontano ma già visibile, decido di svoltare a sinistra e salire. La salita è rapida e richiede pochi minuti neanche difficili. La vista da qui... ve la lascio immaginare perchè fantastica. I più esperti potrebbero seguire il sentiero di cresta per quelli come me,  meglio scendere fino alla sella e proseguire raggiungendo la città morta per poi continuare sul sentiero che porta in Val Castel.

La "città morta" è un nome di fantasia per definire un villaggio militare austriaco, costruito in questo avvallamento perchè ben riparato dalle creste rocciose che lo circondano. Del villaggio restano pochi ruderi ma dalla bocchetta si può intravedere ciò che poteva essere.

La Val Castel è un anfiteatro naturale di roccia, e alla fine ai laghetti di Strino. Tra falsi piani e strappi, discese e risalite si raggiungono i laghetti, dove decido di prendere una pausa.

Poco prima di raggiungere i laghetti a destra si incrocia il sentiero del ritorno.

Nonostante la fatica inizi a farsi sentire decido di ripartire direzione bocchetta di strino. Da qui si sale sempre, senza falsipiani, l'ultimo tratto è un pò esposto fa fattibile da tutti, solo un pò di attenzione. Raggiunta la bocchetta il panorama ripaga la fatica, davanti il presena e dietro la Val Pejo. Bellissima.

Ora inizia il tratto difficile ed esposto, tra rocce e massi dove è importante guardare dove si mettono i piedi e senza neanche accorgermi, tanto ero concentrato a dove mettere i piedi, raggiungo la Cima !!!

Discesa. Fino ai laghetti è il sentiero dell'andata poi al bivio taglio a sinistra e seguire il rio strino lungo il sentiero 137A fino a raggiungere i cartelli che indicano il sentiero Bozerlait (segnavia 160). Prendo questo e raggiungo il Forte Zaccarana o forte Tonale.

"...Forte Tonale fu eretto fra il 1908 e il 1914, a oltre 2.000 m di quota, sul crinale che divide la valle di Strino dalla val Vermiglio. Realizzato su progetto del tenente del Genio militare austro-ungarico Hugo Hartmann, fu realizzato con il compito di sbarrare la val di Sole assieme a forte Presanella, costruito sul versante opposto della valle....". tratto da Trentino Grande Guerra

Da qui ritorno alla chiesa / Ospizio e poi al parcheggio al punto di partenza. Il tratto dal parcheggio al forte è spesso molto trafficato, vista la sua semplicità.

 

Conclusioni. Un giro un pò più lungo ma che ripaga sotto tutti i punti di vista, sempre circondato da panorami che lasciano senza fiato, dalla cima del Redival ma pure dal Monte Tonale Orientale la vista è a 360 gradi lascia senza parole. Ai laghetti vedere specchiato il ghiacciaio è unico. senza dimenticare il lato storico del luogo, con il forte e la città morta.

 

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