itinerarioL'itinerario parte dall'uscita del casello Chiusi-Chianciano Terme, subito si presentano ben chiare le indicazioni per Radicofani, le seguo e ben presto sono immerso nella toscana che tutti noi amiamo e immaginiamo, curve belle e sinuose che seguono le onde delle colline, a destra e a sinistra il classico, meraviglioso, panorama toscano.

"...Radicofani : Splendida fortezza vicino Castiglione d'Orcia che controllava il confine tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio

Radicofani era anticamente una fortezza che ha controllato per secoli il confine tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio. Il paese offre un bellissimo panorama sulla Val d'Orcia, l'Amiata, l'Appennino e i laghi Trasimeno e di Bolsena, tutti nei dintorni, facilmente raggiungibili in poco tempo.

A Radicofani ebbe la signoria Ghino di Tacco che, impossessatosi della Rocca, spadroneggiò nel territorio con le sue gesta, per alcuni da "castigatore di ingiustizie e di potenti", per altri semplicemente da "audace bandito".

Sono in questi anni che si impone la sua leggendaria figura di ribelle ghibellino, facendo di Radicofani la base delle sue imprese da "brigante gentiluomo", menzionate sia da Dante sia da Boccaccio.

Tra gli edifici da segnalare ci sono il Palazzo Pretorio, la chiesa parrocchiale di S. Pietro Apostolo, la Chiesa di S. Agata e naturalmente i resti molto ben mantenuti della Rocca, con il cassero e le due fortificazioni completamente visitabili.

Per la sua posizione strategica sull'antica Via Francigena la Rocca di Radicofani venne usata da Papa Adriano IV per arginare l'avanzata di Federico I il Barbarossa che governava la Toscana centro sud dall'alto del Castello di Montegrossi..."
Tratto da : http://www.terreditoscana.valdelsa.net/radicofani.htm

Raggiunto Radicofani, si prosegue direzione Abbadia San Salvatore poco prima di raggiungerlo svolto a destra proseguendo per Castiglion d'orcia, il panorama e le curve ti rapiscono, ti prendono, è un continuo sali, scendi, curva, gli occhi che non sanno se guardare il panorama o la strada. L'asfalto “aiuta” a mantenere un'andamento lento e attento, quindi riesco a godere del panorama e del piacere di guidare su queste “onde”.

"...Questo incantevole borgo è ampiamente conosciuto come la città "ideale" del Rinascimento, creazione del grande umanista Enea Silvio Piccolomini, diventato poi Papa Pio II. Piccolomini aveva le possibilità economiche e l'influenza per poter trasformare il suo umile villaggio natio, Corsignano, in quella che riteneva dovesse essere una città utopica, che avrebbe dovuto incarnare i principi e la filosofia dell'età classica e del grande Rinascimento italiano..."

Tratto da https://www.discovertuscany.com/it/

Proseguo per Pienza, non prima di aver fatto una sosta a Bagno Vignoni. La sorpresa di aver trovato poca gente e pochi motociclisti scompare raggiunta la famosa città di Pienza, un via-vai di gente e motociclisti incredibile.
Gente e #rider da ogni parte del mondo, le targhe delle moto parcheggiate fuori dalle mura passano da quelle classiche, tedesche, a quelle inglesi, spagnole, francesi, alcune dei paesi dell'est. Si riparte con malavoglia, ma mi attende la vera meta del mio giro.
Le crete senesi. Seguo le indicazioni per San Giovanni d'asso, attraverso Montisi e ben presto sono ad Asciano, nel cuore delle crete, la strada da seguire è quella che attraversa Vescona e Taverne d'arbia e giunge a Siena.

"...Nelle Crete la terra lavorata dall’uomo fa da sfondo a strade (bellissime quelle bianche) che seguono il sinuoso andamento del territorio correndo sulla cresta di colline e toccando antiche fattorie e piccoli borghi medievali. Siena dista dalle Crete qualche chilometro e centinaia di curve e, di tanto in tanto, appare all’orizzonte il suo profilo turrito. Tra le onde di questo mare di terra si ergono castelli e roccaforti ma i muri più diffusi sono quelli dei poderi, costruzioni semplici dalle spalle forti testimoni di un’importante civiltà contadina..." Tratto da http://www.turismo.intoscana.it/site/it/

Esiste una variante altrettanto bella, forse migliore e suggestiva, attraversare le crete sulla strada bianca che raggiunge Monte Sante Marie. Fate attenzione alle indicazioni usciti da asciano dopo un rondò, presa la seconda uscita, subito a destra inizia la strada.
Per tornare verso il casello di Sinalunga – Bettole si prende la strada statale 73.

Itinerario : Google Maps

 

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