itinerarioQuesto itinerario definito “Panoramica” ha come obbiettivo il godimento degli occhi, la valorizzazione di alcune strade incastonate in paesaggi che Vi lasceranno stupiti e senza parole. La principale difficoltà di questo itinerario stà nella sua descrizione, attraverseremo strade secondarie di paesi nascosti e strade che solo gente del luogo, probabilmente, conosce. Spero di non perdermi e renderVi il più chiaro possibile l'itinerario.

Partiamo da Bergamo, dal casello autostradale, all'uscita dovrete prendere la quarta uscita seguendo le indicazioni per Ospedale Papa Giovanni XXIII.
Siamo sulla SS671 prendiamo l'uscita Longuelo/Val d'Astino/Ospedale Papa Giovanni. Superiamo i due rondò proseguendo sempre dritti entrando nel quartiere di Longuelo. Sempre dritti superiamo due semafori, a destra c'è la bellissima Val d'astino dove si trova il complesso vallombrosiano in fase di restauro dove è già visitabile il chiostro, la chiesa del S.Sepolcro e le cantine.
Una bellissima perla ai piedi dei colli di Bergamo, dove oltre al complesso è visitabile l'orto botanico.
Nel periodo estivo il complesso prende vita grazie a molti eventi, consultate il sito della fondazione MIA per conoscerli.
http://www.fondazionemia.it/it/astino

Noi proseguiamo dritti, la strada inizia a salire e incontriamo i primi tornanti del giro, ad accompagnarci alla nostra destra ci sono i colli di Bergamo. La salita e la discesa sono brevi, siamo a Valbrembo, sempre dritti seguendo la strada e dopo una S raggiungiamo un rondò. Svoltiamo a destra e proseguiamo sulla SS470 raggiunto il paese di Almè, superato il “Trussardi Outlet” e la grande concessionaria di “Bruno Moto”, al rondò svoltiamo a sinistra, terza uscita, seguendo le indicazioni Valle Imagna/Roncola, la nostra prima meta.
Siamo ad Almenno S.Salvatore facciamo attenzione alle indicazioni, l'obbiettivo è la Roncola/Valle Imagna e lo prendiamo come riferimento.
Descrivere la salita della Roncola è piuttosto difficile perchè non ci sono solo curve e tornanti ma soprattutto il panorama sulla bassa pianura padana.

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sRR6IRXW9vM|Roncola- Bergamo|

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Pausa alla Roncola e si riparte, superiamo il parco avventura, alla nostra destra la valle imagna si mostra in tutta la sua bellezza, racchiusa tra i monti nasconde luoghi di straordinaria bellezza, per esempio il santuario della Cornabusa, dopo di che si prosegue in discesa verso Bedulita, attenzione alla strada in alcuni punti è stretta e le curve sono cieche.
Da Bedulita torniamo indietro direzione Bergamo o Almenno, a questo punto fate molta attenzione ! All'altezza del cartello di ingresso al paese di Almenno svoltate a sinistra, (per aiutarVi inserisco una foto presa da Maps),

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direzione Ubiale Clanezzo, superate la zona industriale andiamo dritti verso il ponte e il castello di Ubiale.
Superato il ponte, (fate attenzione al semaforo per farlo scattare fermateVi prima della linea bianca, come indicato dal cartello), consiglio personale, fermateVi e scendete le scale per visitare il ponte di Attone, ponte medioevale edificato per volere del conte di Lecco Attone di Guiberto. Il ponte fu costruito per permettere l'attraversamento del torrente Imagna e collegare Clanezzo ad Almenno, vicino è pure visitabile l'antica dogana.

Da Ubiale parte una strada bellissima aggrappata alla montagna in un alternarsi di curve a strapiombo sul fiume brembo.
A destra abbiamo la provinciale e ben presto incontriamo il viadotto del ponte di Sedrina. Alla fine della strada seguiamo le indicazioni per Brembilla e presto ci troviamo in Val Brembilla che ci porterà in Val taleggio. La strada è poco trafficata e il panorama sulla valle vi sorprenderà, perchè sono pochi che scelgono questa strada, motivo ? Bè qui vicino c'è una delle strade più belle che tra pochi km anche noi faremo, l'orrido della Val Taleggio è facile capire perchè molti saltano questo tratto.
Proseguiamo seguendo le indicazioni per Vedeseta, la strada sale piano piano e incontriamo la strada che arriva dal Culmine San Pietro. Da qui inizia la discesa verso S.Giovanni Bianco attraverso il bellissimo orrido che, ne sono sicuro, Vi stupirà.
Siamo alla fine della strada, quindi a S.Giovanni Bianco, allo stop svoltiamo a destra e proseguiamo lunga la provinciale della valle, superando San Pellegrino Terme, nota località della Valle, dopo poco svoltiamo a sinistra per risalire e proseguire per il Passo Zambla, ma attenzione non faremo il passo ma seguiamo le indicazioni per Rigosa e Selvino/Aviatico.
Arrivati ad Aviatico attraversiamo il paese e raggiunto il rondò di fronte all'albergo Belvedere svoltiamo a sinistra, seconda uscita, scendendo verso Orezzo/Gazzaniga. Questa strada permette di incontare il panorama collinare della media Valle Seriana. Raggiunto il paese di Gazzaniga superato il ponte che scavalca la provinciale attraversiamo il paese di Cene, attenzione alle indicazioni che dovremo seguire, Monte Bò, per entrare in Valle Rossa che ci permette di raggiunge la Val Cavallina e la sua piccola perla, il Lago d'Endine.
Senza dimenticare che scendendo dalla Valle Rossa all'altezza di Bianzano s'incontra il Castello Suardi di Bianzano.
Raggiunto la statale del Tonale torniamo indietro direzione Bergamo fino a raggiungere Monasterolo e dopo un benzinaio alla nostra sinistra svoltiamo sempre a sinistra, risalendo il lago d'endine dalla sponda meno trafficata e più godibile. Piccola sosta a S.Felice, frazione di Endine Gaiano, dove merita una visita la Chiesa di San Michele Arcangelo. Si riparte tornando sulla statale ma per pochi km, di seguito seguiamo le indicazioni per Solto Collina e dopo una leggera salita la strada scende e di fronte avremo il lago d'Iseo.
Siamo a Riva di Solto, proseguiamo per Sarnico ma all'altezza di Tavernola, poco prima del cementificio prendiamo la strada per Parzanica, qui la sopresa sarà grande nello scoprire una strada fantastica con un panorama sul lago e su Montisola che Vi sorprenderà.
Parzanica e Vigolo si trovano su di un terrazzamento “naturale” con una vista sul lago da togliere il fiato.
Da Parzanica si prosegue per Vigolo tra curve, tornanti, ulivi e panorami torniamo a Tavernola, per poi proseguire direzione Sarnico.
Questo tratto di strada, in particolare quello che da Vigolo porta a Tavernola, è caratterizzato da panorami mozzafiato ma pure da una carreggiata a tratti molto stretta la prudenza è d'obbligo.
Dopo una breve sosta a Sarnico si torna in sella direzione Bergamo, attraversiamo il paese superando ben cinque rondò, l'importante è mantenere la bussola in direzione Bergamo, fino all'ultimo rondò situato a Villongo, a questo punto dobbiamo ricordare di seguire le indicazioni per Foresto Sparso, per raggiungere le colline della ValCalepio, di seguito quelle per Colle di San Giovanni / Entratico / Zandobbio, saliamo al colle, scollinato, dopo una santella a destra, scendiamo seguendo le indicazioni per Entratico ! Mentre si scende all'altezza della buca del corno abbiamo una bellissima vista su tutta la val cavallina.
La Buca del Corno è una cavità naturale utilizzata fin dall'antichità come riparo si è poi “trasformata” in luogo scientifico per le sue caratteristiche e infine turistico.
Dopo la buca prosegue la discesa, dobbiamo fare molta attenzione agli ultimi tornanti perchè stretti e molto ravvicinati.
Proseguiamo a sinistra raggiunta la fine della strada, superiamo l'ennesimo rondò e allo stop svoltiamo a sinistra ! Superiamo il rondò, sempre dritto pure al semaforo, (dove ci sono i carabinieri), successivo. Al semaforo seguente dopo la ditta somaschini, al monumento dei caduti, svoltiamo a destra alla fine della strada svoltiamo a sinistra, attenzione ai bidoni arancioni dell'autovelox, saliamo, siamo in valpredina dove si può visitare l'oasi WWF della Val Predina.
L'oasi è un area protetta che si estende per 90 ettari sul versante meridionale del Monte Misma, è dotata di un centro visite, un area multimediale e una foresteria dove si trova l'area didattica.
Dopo la salita con il Monte Misma alla nostra destra scendiamo verso Scanzorosciate e le sue colline dove si produce il famoso vino moscato.
"...Il Moscato di Scanzo è ad oggi la più piccola Docg d’Italia.
Vino di grande pregio, è un Moscato passito a bacca rossa, ottenuto da vitigno autoctono coltivato su un territorio di soli 31 ettari. Vista la produzione molto limitata, è da considerarsi un prodotto di nicchia, esclusivo e ricercato. Il Consorzio di Tutela del Moscato di Scanzo ne garantisce, con il suo marchio, la qualità e ne valorizza l’eccellenza, puntando a fare conoscere in Italia e nel mondo questo vino unico e inconfondibile al palato.
Questo preziosissimo vino è ottenuto dall’omonimo vitigno coltivato esclusivamente nel comune di Scanzorosciate, nella provincia di Bergamo. La vendemmia avviene tra la fine di settembre e la metà di ottobre dove le uve meticolosamente selezionate vengono poste in appassimento per un minimo di 21 giorni. La procedura di appassimento avviene adagiando le uve su graticci oppure in apposite cassette in ambienti ventilati o termo condizionati, al fine di controllarne l’evoluzione ed evitare la formazione di muffe.
Il disciplinare di produzione, prevede che per almeno 2 anni, il prodotto rimanga in vasche d’acciaio per affinare le sue qualità e conservato poi in bottiglia, sempre in condizioni ambientali favorevoli, anche per diversi anni..." tratto da http://www.consorziomoscatodiscanzo.it/

Si scende verso Nembro si attraversa la frazione di Gavarno e al nuovo rondò si svolta a destra, poi al semaforo a sinistra attraversando il ponte romanico, al rondò, contraddistinto dalla ditta Persico, si prosegue dritto, arrivando nel centro del paese di Nembro, svoltare a destra dopo la chiesa al rondò prendere la seconda e salire verso selvino.
Qualcuno definisce questo tratto di strada il piccolo stelvio e in fondo non sbaglia.
La Panoramica arriva a sua destinazione sull'altopiano di Selvino-Aviatico.

 

Itinerario : Google Maps

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